Otzi sardo, forse no!
Ötzi e l’isolamento genetico dei sardi antichi
Nelle scorse settimane alcuni giornali online e cartacei “sardi” hanno pensato bene di ricordare a tutti noi, che anche Otzi è di origine sarda!!
Questo è uno strafalcione forse voluto per avere più click e vendere qualche copia in più ? Non lo sappiamo, ma sicuramente l’errore è grave!
Non perdiamo tempo e scopriamo come sono nati questi articoli di giornale e poi vediamo la vera storia di Otzi, iniziamo:
Tutto nasce da un articolo apparso sul corriere della sera del Trentino con il titolo «Era sardo, con il colesterolo e 61 tatuaggi: è ingrassato negli ultimi anni».
Chiaramente il giornalista non ha compreso bene l’argomento e i dettagli che la professoressa Martina Tauber gli ha spiegato, infatti scrive quel ” Era sardo ..” .
Questo articolo viene subito ripreso e scopiazzato dai giornali sardi che rincarano la dose per patriottismo, scrivendo per esempio:
” «Era sardo e, nonostante il suo stile di vita salutare soffriva di colesterolo alto, artrite e arteriosclerosi», racconta l’anatomopatologa dell’ospedale di Bolzano Martina Tauber, come riporta il Corriere della Sera. “
Come possiamo vedere adesso sembra che sia stata proprio la professoressa ha confermare ” Era sardo …”.
Bene, ma cosa ha detto veramente Martina Tauber ?
Ecco: ” Era un uomo di circa 45 anni, ma non sappiamo se sia autoctono. Sotto il profilo genetico, l’aplotipo materno non esiste più: quel raro sottogruppo di Homo sapiens si è estinto. Invece quello paterno è individuato in Sardegna o in Corsica: qualche antenato proveniva da lì. La ricostruzione digitale della sua immagine è verosimile: il teschio rivela che aveva quei tratti e i capelli erano marroni e ondulati”.
Quindi Otzi era di origine sarda ?
Dopo questo polverone, il Museo archeologico dell’Alto Adige chiarisci subito ” … L’espressione che Ötzi fosse Sardo è stata purtroppo un fraintendimento giornalistico..”
Abbiamo gia una prima conferma, cè un fraintendimento e in tanti giocano su questo fraintendimento che nasce dall’aplogruppo a cui appartiene Otzi, cioè il G2a4.
Questo aplogruppo è presente nella popolazione di mezza Europa in piccolissima percentuale, invece in Sardegna e Corsica è molto grande tanto da arrivare al 20 %.
Ecco!! Qui nasce il fraintendimento, lo stesso genoma di Otzi è fortemente presente anche in Sardegna, quindi ” Sicuramente sarà sardo”!!
Sbagliato!!
Per capire bene, lasciamo la genetica e parliamo di storia e dello spostamento di genti nel corso dei millenni.
Sappiamo che intorno al VI millennio a.C in Europa avviene la rivoluzione Neolitica, si ha una accellerazione di idee, nuovi culti, nel saper fare le cose, il Megalitismo e Ipogeismo etc .. ma ad opera di chi? Chi ha portato queste novità?
La risposta cè la data lo studio del Dna e gli importanti ritrovamenti in tutto il territorio europeo: Un massiccio spostamento di genti che dall’area Caucasica si sposta fino al Danubio, poi dall’Europa centrale scendono nella penisola italiana, in Toscana, Corsica e Sardegna.
Passa il tempo, intorno al 3.300 a.C. ormai questi popoli caucasici sono ovunque, tante popolazioni hanno ormai l’aplogruppo G2a4, diffuso ovunque.
Siamo a fine Calcolitico e Otzi muore, il suo corpo si conserva insieme al suo genoma, identico a quello dei sardi e alle altre tantissime popolazione presenti in Europa, in questo preciso momento siamo nel 3.100 a.C. circa!!
Ma cosa succede dopo ?
Prima di parlare di quello che succede dopo e del perchè il genoma dei sardi è l’unico che assomiglia cosi tanto a quello di Otzi, vediamo chi era l’uomo venuto dai ghiacci.
Nel 1991 due alpinisti scoprono casualmente questa mummia naturale sepolta nel ghiacciaio della Val Senales, con tutti i suoi indumenti e l’equipaggiamento.
Circa 5300 anni fa quest’uomo stava attraversando il Giogo di Tisa, in Alto Adige, quando venne ucciso e il suo corpo si è conservato naturalmente nel ghiacciaio, una mummia naturale.
Il nome di Otzi deriva dal luogo di ritrovamento nelle Alpi della Ötztal.
Otzi visse nella fase finale del Neolitico, nell’Età del rame, aveva un equipaggiamento con oggetti in pietra ma anche una innovativa ascia di rame, siamo infatti all’inizio della prima Età dei metalli.
Come abbiamo visto prima, con l’arrivo delle migrazioni dal Caucaso, questi portarono tra le tante novità anche le tecniche e conoscenze per estrarre e lavorare i metalli.
Bene, adesso che abbiamo il quadro completo della situazione, andiamo oltre e ritorniamo alla nostra precedente domanda:
Cosa succede dall’inizio dell’Età del Rame fino all’inizio dell’Età del Ferro ?
In Europa nel corso di questi millenni arrivano diverse nuove migrazioni, queste causano la perdita di questo aplogruppo, quindi la genetica di origine caucasica precedente inizia a sparire.
Se guardiamo alla Sardegna, questo non accade!!
Durante tutto il periodo nuragico la Sardegna risulta geneticamente isolata, non arrivano “significative” migrazioni straniere nell’isola, quindi l’aplogruppo rimane sostanzialmente lo stesso del Neolitico, lo stesso di Otzi!!
Dall’Età del Ferro in poi invece anche la Sardegna viene investita dalle nuove migrazioni, la genetica cambia allo stesso modo del resto dell’Europa.
Abbiamo cosi spiegato il fraintendimento su Otzi.
Ma c’è un mistero, un problema che al momento non ha risposte certe. Come si spiega l’isolamento genetico dei sardi nuragici e contemporaneamente gli scambi commerciali intensi con il resto del Mediterraneo ?
I sardi importavano ed esportavano grandi quantità di materiale, quindi c’erano molti contatti con altre popolazioni, allora come è possibile che in Sardegna per circa 2.000 anni durante l’Età del Rame e del Bronzo la popolazione è rimasta geneticamente la stessa senza mischiarsi con nessuno ??
A questa domanda al momento non si ha risposta certa!
Gian Mario F. Frau